(ANSA) - ROMA, 17 FEB - Il Consiglio nazionale dei
commercialisti esprime un giudizio "molto positivo" sulle norme
dello schema di decreto sul Pnrr approvato ieri dal Consiglio
dei ministri, nelle quali, afferma il presidente Elbano de
Nuccio, "sono state opportunamente previste misure di favore per
il successo delle composizioni negoziate della crisi d'impresa",
e sono "disposizioni ragionevoli che intendono supportare
effettivamente le imprese italiane nel superamento delle
situazioni di crisi, e volte alla tutela della continuità
aziendale". La guida dei professionisti evidenzia come i dati
diffusi da Unioncamere "ci dicono che la composizione negoziata
non ha conosciuto, almeno in questo primo anno, l'utilizzo
sperato, perché limitato è stato il numero delle imprese che
hanno fatto accesso allo strumento e limitato è stato il numero
delle composizioni concluse con esito favorevole. Abbiamo sempre
sostenuto che l'assenza della possibilità di raggiungere accordi
transattivi con i creditori pubblici qualificati, al pari degli
istituti di regolazione della crisi quali il concordato e
l'accordo di ristrutturazione, nonché lo scarso appeal delle
misure protettive del Codice della crisi d'impresa
rappresentassero ostacoli insormontabili per la diffusione della
composizione negoziata e la concreta applicazione da parte delle
nostre imprese che hanno la maggior esposizione debitoria
proprio nei confronti del fisco", incalza. Nello specifico, tra
le novità introdotte con lo schema del decreto, i
commercialisti, si legge, "apprezzano innanzitutto la norma che
disciplina una peculiare fattispecie di accordo transattivo con
i creditori pubblici qualificati adattata al contesto della
composizione negoziata. La misura prevede che nel corso delle
trattative avviate dall'esperto indipendente, l'imprenditore
possa formulare proposte di accordi transattivi con i creditori
pubblici che prevedano il pagamento, parziale o anche
dilazionato, del debito in misura non inferiore a quanto
potrebbe conseguire dalla liquidazione giudiziale", termina la
nota. (ANSA).