(ANSA) - ROMA, 22 FEB - "Chiediamo che si proceda a una
attribuzione di nuovi codici ateco per tutte le attività di
produzione di biopolimeri e imballaggi in bioplastica
biodegradabili derivanti, in tutto o in parte, da materia prima
rinnovabile. Tra le criticità infatti per il settore delle
bioplastiche compostabili c'è l'assenza dei codici ateco". Così
il presidente di Assobioplastiche, Luca Bianconi, in audizione
presso la commissione Attività produttive della Camera. Tra le
altre criticità segnalate dall'associazione "il dumping dei
paesi extra Ue, il carico fiscale che è lo stesso per sia per le
plastiche che per le bioplastiche, l'illegalità con la
commercializzazione di prodotti non a norma che danneggiano la
nostra filiera, il consumatore e l'ambiente". Tra le varie
proposte dell'associazione anche "l'introduzione di un'Iva
ridotta al 5% per tutte le bioplastiche biodegradabili e
compostabili che hanno un contenuto di materia prima superiore
al 60%". "Quanto ai numeri della nostra filiera - ha spiegato
Bianconi - le aziende sono 275, +92% rispetto al 2012, gli
addetti sono circa 2.900, +126%. Il fatturato ha superato il
miliardo di euro con un aumento del 190% sempre in riferimento
al 2012". "L'Italia - ha ricordato - è la terza realtà in Europa
per il valore di produzione. Per questo la nostra industria di
bioplastiche va difesa, sostenuta e incentivata". (ANSA).