(ANSA) - ROMA, 29 MAR - "Le piccole e medie industrie
rappresentano la forza più sana e costruttrice della nazione,
oggi come nel 1947 anno in cui Confapi venne costituita. Da 75
anni le imprenditrici e gli imprenditori portano avanti con
coraggio le loro aziende, sono in grado di conoscere prima della
politica gli orientamenti, le difficoltà, i punti di caduta e di
crisi del sistema produttivo. Ed è per questo ruolo di 'vigili
antenne' che chiediamo anche all'attuale governo di ascoltarci
come lo chiedevano gli imprenditori nel 1947". Lo ha detto il
presidente di Confapi, Cristian Camisa, aprendo i lavori
all'Auditorium della Conciliazione dove Confapi ha celebrato i
suoi 75 anni.
Numerosi i punti toccati da Camisa nel suo discorso, a
partire dall'orario di lavoro. "Lavorare quaranta ore in quattro
giorni invece che cinque - ha detto - cambia poco. Altro
discorso è se l'orario comporta un aggravio di costi per
l'impresa: ora non ce lo possiamo permettere. In merito al
salario minimo, poi, riteniamo che la contrattazione collettiva
rappresenti uno strumento formidabile, da migliorare ma certo da
preservare. Tutti i contratti dell'industria che Confapi sigla
con Cgil, Cisl e Uil sono oltre la soglia minima ipotizzata".
Camisa ha affrontato anche il tema della riforma fiscale.
"Dobbiamo diminuire - ha sottolineato - la forbice di tassazione
tra la piccola e la grande impresa: grazie a patent box o altre
normative, il tax rate per le grandi industrie spesso non va
oltre il 25%, mentre le Pmi devono sopportare un 60% e oltre di
pressione fiscale". (ANSA).