(ANSA) - ROMA, 20 MAG - Si rafforza ulteriormente l'impegno
del mondo bancario nella lotta ai crimini informatici. Lo
afferma l'Abi evidenziando come nel 2022 sia cresciuta
notevolmente la capacità delle banche di bloccare le transazioni
fraudolente e si sia ridotto significativamente il numero e il
valore delle frodi informatiche in banca anche attraverso le
iniziative svolte dai singoli operatori che quelle condotte in
cooperazione tra gli operatori stessi e le istituzioni.
Dallo studio del CERTFin (Computer Emergency Response Team
del settore finanziario italiano presieduto dalla Banca d'Italia
e dall'Abi e operato da ABI Lab) 'Sicurezza e frodi informatiche
in banca - Come prevenire e contrastare attacchi informatici e
frodi sui canali digitali' emerge che la maggior parte delle
realtà analizzate ha indicato per il 2023 un aumento o una
stabilità della spesa destinata sia alla sicurezza dei canali
remoti, sia al rafforzamento dei sistemi di monitoraggio e
protezione interni a ciascuna banca. Il 55% delle risorse
stanziate dalle realtà rispondenti per progetti/interventi
legati al contrasto e alla prevenzione delle frodi informatiche
sarà destinato a interventi volti a incrementare i livelli di
sicurezza dei servizi, mentre il 26% sarà destinato
all'evoluzione dei servizi per la clientela anche in ottica
busines. La quota di budget destinata a interventi per
l'adeguamento ai requisiti previsti dalla normativa resta
stabile al 19%.
Le banche rispondenti sono state fortemente impegnate in
iniziative di sensibilizzazione indirizzate alla clientela
retail, il 96% ha affrontato nel 2022 il tema dell'utilizzo
sicuro degli strumenti di pagamento e della gestione sicura
dell'identità, l'83% si è concentrata anche sull'utilizzo sicuro
dei dispositivi mobili (smartphone, tablet, laptop), e il 79%
sulla sicurezza dei dispositivi connessi alla rete. Per quanto
riguarda la clientela corporate, la totalità delle banche ha
sensibilizzato la propria clientela sull'utilizzo sicuro degli
strumenti di pagamento, la sicurezza dei dispositivi connessi
alla rete (94% dei casi) e la gestione sicura dell'identità
(89%).
Inoltre, lo studio ha evidenziato che le banche promuovono
attività di sensibilizzazione nei confronti della clientela
almeno semestralmente, sui rispettivi portali di internet
banking (per il 100% dei casi), attraverso mobile app (per il
92%), canale e-mail e/o Sms (79%), le filiali (71%) e i social
network (67%). (ANSA).