Il 21 e 22 settembre a Roma, presso
l'Auditorium Antonianum (in via Manzoni) si terrà l'evento
conclusivo del XV congresso dei Periti industriali e dei periti
industriali laureati, organizzato dal Consiglio nazionale e
dall'Ente di previdenza della categoria professionale dell'area
tecnica (Eppi). Si tratta, recita una nota, di un'assise
"particolare, della durata di un anno, che ha visto la categoria
impegnata in un confronto a tutto tondo con la base degli
iscritti e i rappresentati delle Istituzioni e del mondo
accademico per tracciare le linee strategiche sul futuro della
professione, e per definire un assetto più innovativo e coerente
con le normative e con le evoluzioni in atto".
La prima giornata di lavori congressuali ospiterà interventi
della politica, delle istituzioni e del mondo professionale, e
sarà dedicata alla presentazione dell'indagine previsionale "Il
futuro delle professioni tecnico-ingegneristiche. Scenario 2030"
realizzata dallo studio del professor Domenico De Masi,
recentemente scomparso, attraverso il metodo "Delphi", con
l'obiettivo di tracciare uno scenario sull'evoluzione della
professione tecnica considerando le influenze tecnologiche,
sociali ed economiche.
Il 21 si terranno, tra l'altro, le relazioni del presidente del
Consiglio nazionale Giovanni Esposito e di quello della Cassa di
previdenza Paolo Bernasconi (protagonisti anche della seconda
giornata di lavori, quando ci sarà la presentazione del
Documento programmatico di categoria, sottoposto a mozioni e
votazioni da parte dei delegati). Fra i partecipanti il
viceministro della Giustizia con delega alle professioni
Francesco Paolo Sisto, il deputato di FdI Andrea de Bertoldi ed
il presidente del Centro studi e ricerche "Itinerari
previdenziali" Alberto Brambilla.
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