Si va verso una ricomposizione del
tavolo per il rinnovo del contratto nazionale dei bancari.
L'Abi, riferisce una fonte bancaria, ha trovato una posizione
che risponde alle esigenze dei sindacati sulla parte economica:
le distanze formatesi ieri si sono così ridotte ed è possibile
che la firma al nuovo contratto, che interessa 280.000
dipendenti degli istituti di credito italiani, arrivi entro il
24 novembre, venerdì prossimo.
La vertenza. aggiunge la stessa fonte, è stata sbloccata
questa mattina dal Comitato affari sindacali e del lavoro
dell'Associazione bancaria riunito in forma urgente e presieduto
da Ilaria Dalla Riva. La quale, dopo la riunione del Casl, ha
incontrato "in ristretta" i segretari generali di Fabi, Lando
Maria Sileoni, First Cisl, Riccardo Colombani, Fisac Cgil, Susy
Esposito, Uilca, Fulvio Furlan, Unisin, Emilio Contrasto,
comunicando la posizione del fronte bancario.
I nodi sul tavolo della parte economica riguardano gli
arretrati, le tranche dell'aumento da 435 euro medi mensili e la
decorrenza per il ripristino della base di calcolo piena del
trattamento di fine rapporto (tfr). I sindacati, che nelle
prossime ore sono chiamati a una verifica dei testi per tutta la
parte normativa, faranno una valutazione complessiva per poi
deliberare l'eventuale firma finale all'ipotesi di rinnovo.
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