Anie Confindustria "accoglie con
favore lo stop al contributo annuo da 10 euro/kW posto a carico
dei titolari di impianti di produzione di energia elettrica da
fonti rinnovabili di potenza superiore a 20 kW" dopo le
modifiche al decreto energia.
La posizione emerge in una nota, nella quale si specifica che
la federazione "aveva già evidenziato dallo scorso novembre gli
impatti negativi che un tale provvedimento avrebbe avuto sulla
sostenibilità finanziaria degli investimenti in nuovi impianti e
quindi su cittadini ed imprese".
"L'emendamento, fortemente voluto da Anie che ha lavorato in
sinergia con i relatori del provvedimento, i deputati della
commissione Ambiente e delle attività produttive della Camera ed
il ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica -
aggiunge il comunicato dell'associazione di settore di
Confindustria - è finalizzato a mitigare l'impatto sul mercato
di tale disposizione.
Positivo anche il parere sulla riformulazione dell'articolo 9
che permette una simmetria informativa a tutti gli stakeholder
tramite il nuovo portale di Terna sulla programmazione
efficiente delle infrastrutture della rete elettrica di
trasmissione nazionale, in coordinamento con lo sviluppo degli
impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e dei
sistemi di accumulo di energia", aggiunge Anie.
"La riformulazione dell'articolo del decreto elimina un
onere che avrebbe avuto un impatto negativo sull'intera
industria nazionale, oltre che sulle imprese del settore
energetico", commenta Filippo Girardi, presidente di Anie
Confindustria, secondo il quale "sullo sviluppo delle fonti
rinnovabili nel nostro Paese permangono tuttavia difficoltà
nello sblocco degli iter autorizzativi e nell'attuazione dei
provvedimenti attuativi per la finalizzazione degli
investimenti".
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