"In questo momento storico ci
troviamo in una situazione in cui le piccole e medie imprese
sono quelle che devono crescere e hanno bisogno di persone, di
manodopera specializzata e non la trovano". E' l'opinione
espressa da Roberto Santori, founder di Made in Italy community,
alla quarta tappa a Torino del roadshow 'Tradizione e
Innovazione Made in Italy, i protagonisti si raccontano',
ospitato all'Unione industriali. Secondo Santori "le pmi sono
anche quelle che dopo la pandemia si sono anche rese conto di
non avere investito per tanti anni nel personale e quindi sono
quelle più a rischio di perdita di persone".
"In una fase in cui lo smartworking sta entrando nella
mentalità delle persone c'è uno sfilacciamento culturale e
valoriale rispetto alla propria azienda e quindi diventa molto
più facile pensare che se si lavora da casa davanti a un
computer poco cambia per quale azienda lo si faccia - afferma
Santori - Da un lato noi troviamo che la piccola e media
impresa, che produce quasi il 90% del Pil, sia il motore
pulsante del nostro Paese Ma che per continuare a cavalcare la
crescita le Pmi hanno bisogno di poter potenziare le proprie
strutture. Per colpa degli investimenti mancati negli anni
precedenti, oggi è più difficile trovare delle persone".
Per questo, secondo Santori "la formazione può essere il
collante, l'abilitatore e l'acceleratore sia per trattenere le
persone brave preparate formate e fidelizzate all'azienda".
"Dall'altro lato le politiche attive del lavoro diventano
fondamentali per investire molto sulle persone che magari non
sono preparate. Come i Neet, che è un focus molto attenzionato
dalla comunità europea e sul quale ci sono ingenti investimenti
per andare a stanarli e per indirizzarli orientarli e formarli
così da andare a colmare le carenze di personale", conclude
Roberto Santori.
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