(di Patrizia Vacalebri)
Da Carrera Jeans alla casa di
produzione cinematografica Titanus, da Pennelli Cinghiale a
Baldassare Agnelli, nella Giornata Nazionale del Made in Italy ,
la sede nazionale di Confimi Industria ospita a Roma, una mostra
fotografica con le immagini storiche di alcune imprese che hanno
fatto la storia della manifattura italiana. Inaugurata proprio
oggi, nella Giornata Nazionale del Made in Italy, istituita dal
Ministero delle Imprese, la mostra, intitolata "Opificio
Italia", è un viaggio tra le immagini delle industrie
manifatturiere che hanno contribuito alla storia della
specializzazione internazionale del sistema produttivo italiano.
Resterà aperta sino al 21 agosto, Giornata nazionale
dell'imprenditore.
Nella mostra sono comprese le immagini tratte dagli album di
famiglia e dagli archivi storici di oltre 50 aziende della
Confederazione nate nel secolo scorso: sono le industrie che
hanno contribuito a creare quei prodotti che oggi sono il segno
distintivo di un'eccellenza nel mondo, principalmente piccole
aziende di famiglia nate attorno a un'idea prima che a un
marchio.
La mostra comprende oltre 150 scatti divisi per tappe. Si
parte con Logos Opificio che racconta la trasformazione del
marchio in un logo grafico, quando ancora il prodotto era più
importante del brand. In Interno Opificio le immagini entrano
negli antichi magazzini, nelle officine, negli stabilimenti, nei
ricoveri per i mezzi di trasporto, tra i grembiuli delle donne
operaie e le tute da lavoro degli uomini. Fotografano i bambini
in posa che abbracciano nuovi macchinari come persone di
famiglia, e lavoratori e fondatori si confondono attorno alle
macchine perché il lavoro suggerisce lo stesso impegno.
In Esterno Opificio è racchiuso il mostrarsi al mondo, farsi
vetrina. I prodotti escono dai capannoni, diventano strumenti
per conquistare il mercato. Sono le immagini delle pubblicità,
tra bozzetti, claim, slogan e cartoline, gli stampi e i
registri, i diplomi e i francobolli, le sponsorizzazioni
sportive. Il "Poveri ma belli" di Carrera Jeans, il frame dello
spot tv più longevo di Pennelli Cinghiale "per dipingere una
parete grande", il poster della prima dinamomano di Tre spade, i
bozzetti per i videogames Atari di Publitrust. In Memorabilia
Opificio, una tappa dal sapore amarcord per le aziende che hanno
lasciato il segno, conquistando un posto nei ricordi non
soltanto di tutti gli italiani. Le imprese diventano prodotto:
Baldassare Agnelli è lo spremiagrumi per l'Andrea Doria e la
borraccia in alluminio scambiata tra Coppi e Bartali, Belleli è
il primo trasporto fluviale per galleggiamento dei manufatti,
Cartoni sono le cineprese dei film di Fellini, Rossellini e De
Sica, Sgaravatti è i giardini del Vaticano, Titanus è il ciak
del Gattopardo, Barzanò e Zanardo è il documento di
registrazione del brevetto "L'uomo lavora, il pavesino ristora"
della Pavesi.
Esposte anche brevi citazioni, schermi e cataloghi,
proiezioni di immagini che permettono di varcare soglie di
antiche botteghe e di indagare i volti degli operai intenti a
lavorare una passione, per calarsi nelle atmosfere di quei primi
tentativi che il tempo ha mutato in maestria.
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