(v. 'Incidenti in cava...' delle 12.09 circa)
"Il quadro che
emerge dalla trasmissione Report di ieri sera non è minimamente
rappresentativo del settore lapideo nel suo complesso; in
particolare, il rapporto tra addetti e fatturati, e la
marginalità delle aziende citate, sono valori numerici distanti
anni luce da quelli che contraddistinguono la stragrande
maggioranza delle realtà presenti sul nostro territorio". Così
Agostino Pocai, presidente della sezione lapidei di
Confindustria Toscana nord sottolineando che "non ci
riconosciamo nell'immagine dell'imprenditoria lapidea quale
emerge nelle testimonianze andate in onda in trasmissione".
"Non crediamo che quanto afferma la trasmissione in relazione
a Carrara (Massa Carrara) abbia fondamento in linea generale -
aggiunge in una nota -. Da parte nostra possiamo solo dire che
ciò che emerge dalle immagini non ci appartiene. Per quanto ci
riguarda, inoltre, l'approccio ai temi della sicurezza,
imperniato su prevenzione e formazione, si basa sul
coinvolgimento attivo sia della parte datoriale e manageriale
che dei lavoratori". Pocai sottolinea che "il nostro è un
comparto che presenta criticità e per questo molto esposto a
critiche anche pesanti: ne prendiamo atto a malincuore ma non
crediamo di meritarle. Le imprese lapidee versiliesi sono
fortemente impegnate su aspetti fondamentali e qualificanti
dell'attività del settore, vedi la riduzione dell'impatto
ambientale per le attività estrattive, la sicurezza sul lavoro,
la trasformazione in loco dei materiali estratti: è doveroso
ricordarlo, anche in questa occasione". "Prendiamo atto con
rammarico - osserva ancora - dello sciopero che è stato indetto
per il 24 aprile dalle sigle sindacali dei lavoratori e che
investe anche il territorio versiliese oltre a quello di
Carrara. Ribadiamo con forza che non ci riconosciamo affatto
nell'immagine dell'imprenditoria lapidea che emerge da Report".
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