I sindacati Felsa-Cisl, Nidil-Cgil,
UilTemp "proclamano sei giorni di sciopero nazionale delle
rilevatrici e dei rilevatori precari Istat: dal 20 al 22 maggio
e, successivamente, dal 27 al 29 maggio, con la sospensione di
tutte le attività connesse alle due commesse 'Spese delle
famiglie' e 'Forze di lavoro'". Lo affermano in una nota
congiunta, ricordando che la mobilitazione fa seguito allo
sciopero proclamato lo scorso 15 maggio in concomitanza con la
presentazione del Rapporto annuale e si inserisce nel quadro
delle iniziative promosse dai sindacati per chiedere l'apertura
immediata di un tavolo di confronto con la società Csa che è
subentrata a Ipsos.
Al centro delle rivendicazioni, sottolineano le tre sigle, la
salvaguardia della continuità lavorativa di circa 400
collaboratori e collaboratrici "storici" e la tutela dei salari
e dei rimborsi spese.
"Auspichiamo da parte di Istat e di Csa un atto di
responsabilità e ci riserviamo di mettere in campo ulteriori
azioni finalizzate alla salvaguardia della continuità lavorativa
e delle condizioni di lavoro di collaboratrici e collaboratori
precari, impiegati da anni nelle attività ordinarie
dell'Istituto di statistica", concludono Felsa-Cisl, Nidil-Cgil
e UilTemp.
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