La stabilità dell'indice generale dei
prezzi di giugno è dovuta in buona parte dall'andamento dei
prezzi energetici e dalle comunicazioni. E' quanto si evince
dalla nota Istat sulle stime preliminari dell'inflazione di
giugno.
"L'andamento dei prezzi dei beni - si legge nella nota Istat
- riflette, in primo luogo, quello dei prezzi dei beni
energetici, che mostrano un profilo tendenziale in netta
risalita, pur restando su valori negativi (da -11,6% a -8,6%;
-0,7% sul mese). Più in dettaglio, nell'ambito dei beni
energetici non regolamentati (da -13,5% a -10,3%; -0,9% rispetto
a maggio), pesa l'evoluzione dei prezzi del gas di città e gas
naturale mercato libero (da -35,9% a -24,1%; +2,1% il
congiunturale) e dell'energia elettrica mercato libero (da
-31,2% a -25,0%; -0,9% da maggio), in parte compensata dalla
frenata dei prezzi di Gasolio per riscaldamento (da +4,4% a
+3,8%; -1,9% sul mese), di gasolio per mezzi di trasporto (da
+4,9% a +2,3%; -2,4% il congiunturale) e della benzina (da +3,8%
a +1,1%; -2,2% rispetto al mese precedente). Per quanto riguarda
la componente regolamentata, l'accelerazione su base tendenziale
dei prezzi (da +0,7% a +3,6%; +2,3% il congiunturale) è
fortemente condizionata dall'andamento dei prezzi del gas di
città e gas naturale mercato tutelato (da +24,6% a +30,7%; +3,6%
da maggio), mentre quelli dell'energia elettrica mercato
tutelato restano stabili (a -24,7%; nullo il congiunturale)".
Quanto ai prezzi delle comunicazioni questi segnano un -0,4%
su mese e un -5,6% su anno
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