La stretta Bce, i crediti deteriorati che salgono e che vanno coperti in bilancio, un'economia che cresce ma moderatamente e il mondo delle cripto e delle fintech che premono per strappare clienti e quote di mercato. Per le banche italiane, che devono fare fronte a questi elementi negativi malgrado i tassi alti che garantiscono ancora buoni margini, arriva anche la chiamata, nel corso dell'associazione annuale dell'Abi che ha rieletto presidente Antonio Patuelli, a dare il proprio contributo alla crescita del paese. Un ruolo, come chiesto il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti, ai banchieri nella platea dell'auditorium della tecnica dove si teneva l'assemblea, da svolgere utilizzando "testa e cuore" e non solo gli algoritmi. Si chiede quindi maggiore attenzione alle esigenze di famiglie e imprese e però si dà in fondo un riconoscimento a un comparto spesso non amato dalla politica e verso il quale nei mesi scorsi le frizioni non sono mancate come nei casi della tassa sugli extraprofitti o Pagopa.
L' appello alle banche è condiviso dal governatore di Banca d'Italia Fabio Panetta che ancora una volta chiede di agire subito per accantonare le perdite sugli Npl, tema sotto la lente di Via Nazionale che non vuole il riformarsi di uno stock di crediti deteriorati come nella prcedente crisi. Un punto sul quale l'attenzione della vigilanza è massima è poi quello delle cripto e al quale il governatore dedica 3 pagine sulle 16 del suo discorso. Asset rischiosi ma che i clienti delle banche chiedono con maggiore insistenza ai propri istituti di poterli inserire nei portafogli. Le nuove norme Ue in arrivo (Micar) sono importanti per mettere ordine nel mercato ma non bastano specie nel caso di attività non garantite e più soggette a turbolenze e Panetta annuncia così una marcatura stretta della vigilanza.
Il governatore ribadisce anche agli istituti di non far mancare il credito a chi lo merita per sostenere in questo modo l'economia, recuperando redditività senza "scorciatoie per raggiungere gli obiettivi prefissati" Certo le banche sono in concorrenza fra loro ma, almeno dal punto di vista associativo, hanno ritrovato l'unità che si era un po' persa nei mesi scorsi. La conferma di Antonio Patuelli alla presidenza per il suo sesto mandato nell'assemblea e la nomina del nuovo dg vanno in questa direzione.
Patuelli nel suo intervento e altri banchieri come il presidente di Intesa Sanpaolo Gros Pietro o quello di Iccrea Giuseppe Maio hanno assicurato il loro impegno per famiglie e imprese. Patuelli ha però sottolineato l'importanza di giocare ad armi pari con le fintech in termini normativi e fiscali e chiesto di ridurre la "pesante" tassazione sul risparmio oltre che di varare misure pubbliche a favore dei giovani e del rafforzamento patrimoniale delle aziende.
E nel finale di discorso non manca un un partecipato ricordo di Stefano Siglienti, il banchiere sassarese antifascista che rifondò l'Abi nel 1945, "detenuto in via Tasso e a Regina Coeli dalla quale, ottant'anni fa,riuscì a fuggire, scampando all'eccidio delle Fosse Ardeatine".
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