Conti in equilibrio nel 2023 per
l'Inps che chiude l'anno con un risultato economico di esercizio
positivo per 2,063 miliardi. Oggi il Consiglio di indirizzo e
vigilanza dell'Istituto ha presentato il Rendiconto economico
segnalando un aumento consistente della spesa per pensioni per
l'anno (+7,4%) ma quasi interamente legato alla rivalutazione
rispetto all'inflazione registrata nel 2022. Il bilancio viene
valutato come un "bicchiere mezzo pieno" dal sottosegretario al
Lavoro, Claudio Durigon che non chiude completamente la porta
alla possibilità di un nuovo intervento sulla previdenza
parlando della necessità di una riforma stabile che si combini
però con la sostenibilità dei conti.
La spesa dell'Inps per le pensioni nel 2023 ha raggiunto
quota 304,14 miliardi con una crescita di 20,890 miliardi
sull'anno precedente (+7,4%). Le pensioni complessivamente
liquidate nell'anno sono state 837.399, in calo rispetto alle
876.024 dell'anno precedente. Nell'anno è diminuita soprattutto
la spesa per il Reddito di cittadinanza, grazie alla stretta sui
cosiddetti occupabili che ha limitato a sette mesi il periodo
nel quale si poteva avere il sussidio nel caso non si avessero
in famiglia componenti minori, disabili, over 60 o in una
situazione di disagio accertato. Nel 2023 per il Reddito e la
Pensione di cittadinanza sono stati spesi 6.688 milioni con una
riduzione del 16,86%, pari a 1.350 milioni, rispetto al 2022. Le
spese per l'inclusione sociale nel complesso sono rimaste
sostanzialmente invariate (+0,3 miliardi) ma con un calo di 1,35
miliardi del Rdc e un aumento di 1,08 miliardi per le
prestazioni di invalidità civile.
Il bilancio 2023 dell'Inps si chiude con un saldo della
gestione finanziaria di competenza di 12,18 miliardi di euro,
con un risultato economico di esercizio positivo per 2,063
miliardi e con un avanzo patrimoniale netto che passa da 23.22 a
29,78 miliardi. I valori sono positivi ma inferiori
all'esercizio 2022 (con un calo di 5,083 miliardi) mentre
restano superiori al 2021 e alle previsioni assestate 2023.
"Il Rendiconto 2023 - afferma il presidente del Civ, Roberto
Ghiselli - evidenzia un risultato importante per l'Istituto e
rappresenta un ulteriore elemento che attesta l'equilibrio del
sistema previdenziale pubblico italiano. E' importante,
conclude, che gli attori della policy scelgano una coerente
strategia per farvi fronte, per garantire una prospettiva di
stabilità e sostenibilità del sistema da un punto di vista
economico e sociale, attraverso politiche di sostegno allo
sviluppo di qualità del tessuto produttivo e dell'occupazione,
che possano incidere positivamente sui principali fattori di
stabilità del sistema previdenziale a cominciare dalla crescita
delle retribuzioni e dal conseguente gettito contributivo".
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