I numeri diffusi oggi dall'Istat
"fanno riflettere - dice Marcello Pacifico, presidente nazionale
Anief - , perché confermano che in Italia vi sono delle
condizioni sfavorevoli ai giovani che vanno affrontate e
superate. Prima di tutto, ci siamo chiesti perché siamo la
maglia nera in Europa per numero di Neet? Ci siamo domandati
perché in Italia al Sud vi sono il doppio di disoccupati e Neet
rispetto al Nord? La verità è che paghiamo la politica dei tagli
a senso unico dei servizi pubblici degli ultimi vent'anni, in
particolare per comparti come l'istruzione e la sanità. E con
l'autonomia differenziata, se non si introdurranno LEP omogenei
e armonizzati e se non si lascerà fuori la scuola, andrà sempre
peggio".
Il sindacalista ricorda che "vi sono province italiane,
soprattutto al Sud, carenti in infrastrutture, sia formative che
sociali. Manca una progettazione globale e di settore. E non ci
sono piani per favorire la mobilità studentesca. Come pure il
turn over: la legge Fornero, che manda in pensione quasi a 70,
impone il riscatto gratuito della laurea, come pure l'uscita
anticipata senza specializzazioni per chi svolge lavori usuranti
come quelli del docente. Poi dobbiamo fare i conti con i
problemi allargati a dismisura della scuola e con i tagli dei
finanziamenti universitari degli atenei, in particolare del Sud,
la cui riduzione non ha tenuto minimamente conto delle
difficoltà oggettive e culturali in cui versano gli atenei da
Roma in giù. I giovani del Meridione spesso, infatti, guardano
al Nord come se si trattasse di una 'terra promessa'".
"Attraverso una serie di misure ad hoc - come organici
potenziati, scuole derogate dal numero minimo di iscritti perché
collocate in territori sfavorevoli, abbandono scolastico da
combattere con una didattica più personalizzata, apprendistato
realmente sostenuto - si dovrebbe quindi puntare a un livello
d'istruzione e di competenze che garantiscano più opportunità ai
giovani provenienti da contesti svantaggiati. Senza dimenticare
lo sviluppo del patrimonio turistico-culturale, una risorsa
inestimabile che l'Italia continua a tenere in disparte: un
investimento cospicuo - conclude Pacifico - rilancerebbe
l'economia e assorbirebbe un altissimo numero di giovani oggi
senza lavoro e formazione".
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