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Fai-Cisl, i dati Inps confermano Far West nelle aziende agricole

Fai-Cisl, i dati Inps confermano Far West nelle aziende agricole

Rota, attese dal tavolo del 6 agosto al ministero del Lavoro

ROMA, 25 luglio 2024, 15:30

Redazione ANSA

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(v. 'Inps, controllate 109 aziende agricole...' delle ore 11:47) "Sono dati impietosi e confermano alcune situazioni da Far West nelle aziende agricole che denunciamo da anni: bisogna intervenire a livello nazionale per affermare il lavoro dignitoso e la legalità di un made in Italy agroalimentare che sia pulito, equo, frutto di filiere tracciate e trasparenti". E' quanto dichiara il segretario generale della Fai-Cisl nazionale, Onofrio Rota, commentando i dati delle ultime ispezioni in agricoltura i effettuate da Inps, Carabinieri e Ispettorato del Lavoro.
    "Dobbiamo partire da una concreta emersione dei tanti lavoratori immigrati che, pur lavorando da anni in Italia, si sono ritrovati in posizioni di irregolarità - sostiene il segretario - ma anche agire con un cronoprogramma, come chiesto al governo, per fare cose con tempi certi". Rota si riferisce a superare la logica del click day per i decreti flussi, stoppare le cooperative senza terra, divulgare prezzi anticaporalato, introdurre forme di decontribuzione per le imprese che si iscrivono alla Rete del lavoro agricolo di qualità, coinvolgere gli enti bilaterali per un reperimento della manodopera più tracciabile basato sul reale fabbisogno delle imprese, utilizzare le tecnologie delle Forze dell'Ordine per meglio incrociare i dati e infine spendere in maniera virtuosa e trasparente i 200 milioni del Pnrr stanziati per superare i ghetti dei braccianti. Priorità sulle quali Fai ha avuto riscontro positivo su alcuni punti dai ministri Calderone e Lollobrigida negli ultimi incontri, ma ora si attendono concreti passi in avanti anche in vista della nuova convocazione per il 6 agosto presso il ministero del Lavoro.
   

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