L'accordo raggiunto sulla cassa
integrazione straordinaria per i lavoratori dell'ex Ilva
"valorizza il dialogo tra azienda e sindacati e consente di
accompagnare il piano di ripartenza per gli stabilimenti di
Acciaierie d'Italia". È uno dei concetti sottolineati
nell'informativa tenuta in Consiglio dei ministri dal
sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo
Mantovano, d'intesa con la ministra del Lavoro e delle politiche
sociali, Marina Calderone, come riferisce il comunicato di
Palazzo Chigi.
"L'accordo sottoscritto da tutte le organizzazioni sindacali
riguarda 4.050 lavoratori, di cui 3.500 del sito di Taranto - si
legge nella nota -. Avrà una durata di 12 mesi, a decorrere
dalla data della dichiarazione di insolvenza e potrà essere
prorogato di ulteriori 12 mesi. Non saranno interessati dalla
Cigs i lavoratori addetti a specifici programmi di manutenzione
e sorveglianza. Verrà applicato, laddove possibile, il criterio
della rotazione. La società corrisponderà una integrazione
dell'indennità di cassa integrazione fino a garantire il 70%
della retribuzione percepita dai lavoratori. È previsto che
vengano attivati percorsi di formazione e riqualificazione per i
lavoratori in Cigs, anche al fine di garantire la fungibilità
delle mansioni e preparare alla conoscenza del funzionamento dei
forni elettrici e alla transizione digitale".
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