"Analizzando l'andamento trimestrale
- rileva il centro studi di Confindustria -, le aspettative nel
secondo trimestre del 2024 sono risultate più stabili: circa il
50% degli intervistati ha infatti previsto un livello di
produzione costante. Durante i mesi estivi, emergono invece
opinioni più divergenti".
Secondo le grandi imprese del settore industriale, "nei
prossimi mesi la dinamica di domanda e ordini continuerà ad
essere il principale fattore di traino della produzione. Il
saldo tra la quota di imprese che la considera un fattore di
traino rispetto a quella che la ritiene un ostacolo rimane sui
livelli degli ultimi due mesi: 6,0% a luglio, 7,2% ad agosto e
7,3% a settembre 2024".
Sono "in forte miglioramento le aspettative sulla
disponibilità di manodopera. Da inizio anno le rilevazioni
avevano sempre riportato un saldo negativo. Per la prima volta
da dicembre 2023, questo mese il saldo è positivo (1,1%)".
I costi di produzione "preoccupano le grandi imprese
industriali: il saldo torna ad essere negativo, passando da 0,1%
per la rilevazione di agosto a -3,7% a settembre". E - rileva
ancora il centro studi diretto da Alessandro Fontana -
"peggiorano anche le attese sulle condizioni finanziarie. Dopo
alcuni mesi di ottimismo, il campione di Confindustria ritiene
che queste siano in peggioramento, assumendo un saldo pari a
-1,2%, rispetto a 0,4% di agosto".
"Il divario tra la quota di imprese che hanno riportato un
miglioramento della disponibilità di materiali e quella di chi
ha riportato un peggioramento si riconferma negativo: -2,0% ad
agosto e -1,9% a settembre. Anche il sentiment riguardo alla
disponibilità degli impianti è negativo, seppur in miglioramento
rispetto alla rilevazione di agosto (-1,6% a settembre, da
-3,9%)".
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