"I temi lanciati a Riva del Garda
dal neopresidente di Confindustria Trento Lorenzo Delladio sono
sicuramente quelli decisivi per lo sviluppo della nostra terra:
rilancio della centralità dell'industria per il Trentino,
investimento nella sostenibilità, Autonomia che resti scommessa
collettiva e fonte di innovazione, formazione continua come leva
della crescita, capacità di integrazione dei cittadini stranieri
per affrontare la crisi demografica e intreccio più profondo tra
ricerca e trasferimento tecnologico". Così i segretari generali
di Cgil, Cisl e Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele
Bezzi e Walter Alotti, in una nota, dopo l'assemblea annuale di
Confindustria.
"Confidiamo che queste priorità vengano declinate da
Confindustria con grande ambizione unita ad una reale
concretezza. Ciò vuol dire in primo luogo che il Trentino non
può accontentarsi di scelte di piccolo cabotaggio legate a
tatticismi o peggio viziate da visioni ideologiche. Ambizione e
concretezza debbono informare anche le relazioni industriali tra
imprese e lavoratori soprattutto per chi rappresenta, ciascuno
nel proprio ruolo, la comunità dell'Autonomia. Per questo come
organizzazioni sindacali siamo pronte a condividere i contenuti
di un patto per il lavoro che metta al centro la qualità e la
stabilità del lavoro, i giovani, l'occupazione femminile, la
salute e sicurezza sul lavoro, la crescita di innovazione e
produttività. Un patto che, in primo luogo, sappia affrontare la
questione salariale e la crescita del potere d'acquisto delle
retribuzioni per dimostrare ancora una volta che l'industria può
essere da traino per tutto il mercato del lavoro. Anche su
questo punto però non bastano più le parole. Serve un confronto
vero e non unilaterale. Servono ambizione e concretezza senza le
quali il Trentino rischia di perdere attrattività e ridurre i
livelli di coesione sociale. L'Autonomia non può permetterselo",
concludono i sindacati.
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