"Le persone immigrate nel nostro
Paese e che svolgono una regolare attività lavorativa sono una
risorsa irrinunciabile per le imprese e le famiglie e
rappresentano una importante componente dei contributi versati
all'Inps per garantire le prestazioni previdenziali a lavoratori
e pensionati": lo ha affermato il presidente del Consiglio di
indirizzo e vigilanza dell'Inps, Roberto Giselli, chiudendo
l'evento di presentazione del Rendiconto sociale Inps in Friuli
Venezia Giulia.
"Dai dati dell'istituto - spiega - emerge che già oggi i
lavoratori immigrati rappresentano più del 12% dei lavoratori
assicurati all'Inps e sono pari a 2,8 milioni di persone. La
percentuale cresce di molto fra i nuovi assunti, che nel corso
del 2023 hanno superato il 23% dei nuovi contratti a tempo
indeterminato e il 25.63% degli assunti attraverso contratti
temporanei." "L'equilibrio previdenziale italiano - ha concluso
- lo si consolida nel breve e medio periodo aumentando la base
occupazionale e contributiva del Paese e, a fronte del drastico
calo demografico in atto, è vitale ricorrere maggiormente al
contributo delle donne, dei giovani ma anche delle persone che
vengono da altri Paesi"
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