Il presidente di Federcasse Augusto
dell'Erba plaude all'intervento della vice dg della Banca
d'Italia aò convegno delle Bcc a Cesenatico, rilevando come "sia
stato particolarmente rilevante per gli aggiornamenti forniti e
anche per la sottolineatura della funzione di preparazione
all'utilizzo della moneta pubblica digitale riconosciuta alle
Bcc, Casse rurali e Casse Raiffeisen italiane. Ciò in
un'indispensabile ottica di "inclusione digitale" di tutte le
fasce della popolazione in tutte le tipologie di territori, in
particolare nelle aree interne nelle quali il Credito
Cooperativo ha il 31% dei propri quasi 4.100 sportelli".
E come ha ricordato Sergio Gatti, direttore generale
Federcasse "già nel passaggio dalla lira all'euro, ormai quasi
un quarto di secolo fa, il Credito Cooperativo aveva svolto una
straordinaria attività di "educazione alla nuova moneta unica"
nelle scuole, nei luoghi di lavoro, addirittura in qualche casa
di reclusione… Anche per l'euro digitale c'è infatti
l'intenzione di fare convintamente la nostra parte, come
auspicato oggi dalla dottoressa Scotti".
"E' però decisivo che l'Eurosistema (Bce e Banche centrali
nazionali) escluda il rischio di disintermediazione
dell'industria bancaria europea al fine di prevenire -
soprattutto per gli istituti come le Bcc che trasformano (per
norma) il risparmio raccolto in credito a famiglie e imprese che
risiedono o lavorano nel territorio che quel risparmio ha
generato - fenomeni di razionamento del credito. Le
rassicurazioni offerte dalla vice direttrice generale della
Banca d'Italia ci inducono a essere fiduciosi".
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