Per il Pnrr, tra spese sostenute e
spese pianificate "rispetto alla previsione governativa" quella
del Centro studi di Confindustria "sconta gli effetti di un
parziale utilizzo delle risorse" rispetto a quanto programmato:
"Circa la metà nel 2024 e due terzi nel 2025".
"I dati di metà ottobre della piattaforma di monitoraggio e
rendicontazione ReGiS - rilevano gli economisti di via
dell'Astronomia, nel rapporto di autunno sulle previsioni
economiche - indicavano una spesa sostenuta finora pari a 9,5
miliardi, ben inferiore a quella pianificata nel 2024, cioè 42,2
miliardi. Se da un lato è ragionevole ipotizzare che verso fine
anno ci sarà un cospicuo aumento di spesa, per via di un ritardo
fisiologico nel caricare i dati sulla piattaforma da parte dei
soggetti attuatori e per via di una rendicontazione delle spese
'a stato avanzamento lavori', dall'altro è ormai probabile che
ci siano dei ritardi nella messa a terra di alcuni progetti e
che quindi ci sia un minor tiraggio per alcune misure". Ed in
particolare "circa 21 miliardi in meno nel 2024 e 19 nel 2025".
Il centro studi dell'associazione degli industriali si
sofferma su questo punto nell'analisi dedicata alla finanzia
pubblica.
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