"Non potevo mancare oggi al "Global
Welfare Summit", non solo perché è un importante evento sul
welfare globale in Italia, che sviluppa la sua attività di
ricerca grazie con una prospettiva multidimensionale, ma anche
perché è stata un'occasione per ribadire il lavoro che la
Commissione da me presieduta sta svolgendo per strutturare il
secondo pilastro della sanità integrativa, con prestazioni che,
da un lato lo Stato non garantisce e dall'altro non riesce ad
erogare. L'obiettivo a cui vogliamo arrivare è un modello di
governance più strutturato e omogeneo con un monitoraggio sulle
attività e sulle prestazioni sanitarie offerte ai beneficiari
per accrescere l'integrazione tra Ssn e la sanità integrativa".
Lo ha detto in una nota Francesco Zaffini, presidente della
Commissione Affari Sociali, sanità, lavoro pubblico e privato,
previdenza sociale di Palazzo Madama.
"Il Servizio sanitario nazionale - ha aggiunto - è stato
caratterizzato dai principi di universalità ed eguaglianza, veri
e propri assi portanti della riforma del 1978. Tuttavia, il
fenomeno delle liste da attesa, dimostra che il SSN, così come
era stato pensato, seppur è un modello virtuoso non è
sostenibile dal punto di vista economico". "È dunque opportuno
promuovere una riforma del sistema che potenzi le forme di
assistenza complementare in una la logica di sussidiarietà e di
"integrazione di sistema": si tratterebbe di un affiancamento e
rafforzamento del nostro Sistema sanitario, senza alcuna volontà
di sostituirsi ad esso, garantendo quel supporto necessario - in
termini di risorse - per rispondere meglio alle esigenze di
salute che tutti hanno il diritto di ricevere. L'intervento - ha
spiegato - consiste nel portare a un raddoppio dei cittadini
coperti da fondi complementari (tendenzialmente da 15 a 30
milioni circa), contrastando l'elusione contributiva per
aumentare la platea dei beneficiari, prevedendo l'introduzione
di una contitolarità dei Fondi stessi sul recupero dei
contributi omessi, e consentendo così la possibilità di
ricorrere, anche in collaborazione con gli Ispettorati del
lavoro, ad azioni di recupero coattivo delle omissioni
contributive, oltre alla possibilità di accedere ai Fondi anche
per lavoratori autonomi e P.IVA e per chi non esercita
un'attività lavorativa". "In Commissione - ha concluso Zaffini -
stiamo già lavorando ai testi, dunque spero di poter dare entro
fine anno risposte più concrete".
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