"Riteniamo estremamente importante lo
sviluppo del mercato dell'idrogeno" che "nella visione di
Confindustria si classifica come un elemento in grado di
favorire e contribuire al percorso di transizione energetica ed
ecologica". Lo ha detto Aurelio Regina, delegato del presidente
di Confindustria per l'Energia, al convegno "Le imprese italiane
e la sfida del SouthH2Corridor, organizzato da Confindustria, in
collaborazione con il ministero dell'Ambiente e della Sicurezza
Energetica.
"Si tratta di un vettore su cui sono stati fissati target a
livello europeo e nazionale e stanziati fondi con il Pnrr, ma
che presenta ancora delle criticità sotto il profilo economico".
Regina ricorda che il Pnrr ha stanziato oltre 3,6 mld per lo
sviluppo della Filiera H2 in Italia, ma "purtroppo, non tutti i
bandi Pnrr hanno trovato piena attuazione, e la causa è legata
in primis all'elevato costo dell'idrogeno rinnovabile in
Italia".
In questo contesto, secondo Regina, "un elemento che potrebbe
abilitare l'impiego del vettore è sicuramente l'aspetto
infrastrutturale. Riteniamo, nel breve/medio termine, necessario
definire la programmazione di infrastrutture energetiche (per la
produzione, lo stoccaggio, il trasporto e la distribuzione)
H2-ready o totalmente dedicate all'idrogeno in Italia,
dimensionando a livello locale e nazionale la realizzazione o la
riproposizione di infrastrutture di trasporto e distribuzione".
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