Nel mese di ottobre, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra una variazione nulla su base mensile e aumenta dello 0,9% su base annua (da +0,7% del mese precedente). Lo comunica l'Istat confermando la stima preliminare. "Ad ottobre l'inflazione risale a +0,9%, seppure in un quadro di stabilità congiunturale", commenta l'Istituto.
Ad ottobre i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona, il cosiddetto carrello della spesa, accelerano su base annua segnando un +2% (da +1%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +0,5% a +1,0%). Lo comunica l'Istat diffondendo i dati definitivi sui prezzi al consumo e rivedendo lievemente al ribasso la stima preliminare del carrello della spesa (era +2,2%).
Ad ottobre l'inflazione acquisita per il 2024, ovvero la crescita media che si avrebbe se i prezzi rimanessero stabili nella restante parte dell'anno, è pari a +1% per l'indice generale e a +2% per la componente di fondo. L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile a +1,8% e quella al netto dei soli beni energetici sale a +1,9% (da +1,7%).
L'Ue vede l'inflazione nell'Eurozona a 2,1% nel 2025, 1,9% in Italia
La Commissione europea nelle previsioni economiche di autunno stima l'inflazione dell'Eurozona al 2,4% quest'anno, al 2,1% nel 2025 e all'1,9% nel 2026. Nell'Ue l'inflazione è attesa al 2,6% quest'anno, al 2,4% il prossimo anno e al 2% nel 2026. Per l'Italia l'attesa è che l'inflazione si porti all'1,1% nel 2024, all'1,9% nel 2025 e all'1,7% nel 2026.
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