Aumenterà fino al 10% il valore del
latte nel 2025 rispetto alla media dei listini di quest'anno, a
parità di produzione. A tracciare le prime stime è Giovanni
Guarneri, del settore lattiero caseario di Alleanza Cooperative,
al Summit 'Latte italiano: la forza della Cooperazione'.
"Rispetto ai circa 7 miliardi di valore del latte raccolto nel
2024 - spiega all'ANSA Guarneri - possiamo prevedere un
incremento in una forchetta del tra i 5% e il 10% a carico per
lo più del valore, perchè la produzione resterà stabile o con
incrementi marginali". Sul fronte europeo per Guarneri, "la Pac
è uno strumento che permette al settore di evolversi e
trasformarsi. Certo - precisa - veniamo da due anni di verifiche
con dei limiti legati agli ecoschemi sebbene per motivi e
obiettivi assolutamente condivisibili. Noi pensiamo che il
settore abbia bisogno come supporto di politiche europee
specifiche con una visione strategica e lo strumento più
efficace sotto questo profilo è una Ocm latte -Organizzazione
comune di mercato- che possa permettere di fare investimenti con
un'ottica di sviluppo". Quanto ai dazi, per Guarneri "sono un
strumento che riduce gli spazi di mercato e che soprattutto
generano incertezza e volatilità. Da una prima fase di
accaparramento, prima che vengano applicati, si verifica poi un
crollo nelle vendite e quindi una nuova stabilizzazione". E
ancora sotto infine il profilo internazionale, Guarneri si dice
preoccupato anche per la crisi collegata agli accordi
bilaterali, "strumenti che permettono di sviluppare la tutela
delle denominazioni nei Paesi esteri, molto importante per il
nostro settore nella difesa
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