"Quanto avvenuto ieri è emblematico
di come questa maggioranza intenda l'esercizio del potere. Il Dl
fisco che doveva essere una sorta di riforma fiscale di fatto si
conferma essere solo un insieme di misure ingiuste, che servono
solo a racimolare qualche soldo in più e favoriscono, come
sempre, evasori e elusori. Il concordato contenuto nel testo è
il simbolo della concezione che loro hanno dell'uso della leva
fiscale. Favori e regali ai furbi, non risorse per più servizi
ai cittadini. Il tutto condito da misure che erano veri e propri
'scambi' di potere tra le forze di maggioranza, come il noto
emendamento sul taglio del canone Rai". Così il presidente dei
senatori del Pd Francesco Boccia commenta l'approvazione del Dl
Fisco.
"Per fortuna il Pd e le opposizioni hanno votato contro la
scelta di prendere allo Stato 410 mln per coprirlo. Siamo di
fronte ad una destra che invece di investire le poche risorse
che abbiamo sulla sanità, come avremmo fatto noi, voleva
raccontare di aver diminuito le tasse. Una destra che va avanti
non per la politica, ma per i numeri. Ieri oltre al canone Rai e
alla sanità calabrese, c'è stata anche la questione del
cosiddetto payback sulla spesa farmaceutica - prosegue - che ha
visto la maggioranza dividersi, con emendamento giusto richiesto
da 19 regioni su 20, tranne la Lombardia del leghista Fontana.
La verità è questa maggioranza va avanti a fari spenti,
provvedimento dopo provvedimento, solo con la logica dello
scambio".
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