"Si riduce la cassa integrazione,
ma rimangono incertezze sul futuro dell'azienda". Lo dichiara in
una nota Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la
Fiom Cgi dopo l'incontro che si è svolto oggi a Roma tra le
delegazioni sindacali di tutti gli stabilimenti di Acciaierie
d'Italia in amministrazione straordinaria e la direzione
aziendale sulla cassa integrazione e sull'andamento del piano di
ripartenza. "Al 30 di novembre - aggiunge - le tonnellate di
acciaio prodotte sono state 1 milione e 700mila e rimane un mese
di produzione. Dal punto di vista occupazionale, attualmente la
cassa integrazione, alla ripartenza dell'altoforno 1, riguarda
poco più di 2.300 lavoratori di tutti gli stabilimenti rispetto
ai 4.050 previsti dall'accordo di luglio".
"Come organizzazioni sindacali - osserva ancora Scarpa -
nell'incontro di oggi abbiamo chiesto di aprire finalmente la
discussione anche sull'azienda che verrà a prescindere da chi
sarà il soggetto che l'acquisirà. Per questo è necessario dare
un quadro di insieme degli impianti esistenti e quelli futuri,
legati al percorso di decarbonizzazione. Questi elementi
dovranno essere oggetto di discussione con i commissari
straordinari nel prossimo incontro previsto nel mese di
gennaio".
Per il sindacalista "con l'accordo sindacale sulla cassa
integrazione abbiamo sancito nuove relazioni sindacali, e in
applicazione di quell'accordo oggi si è aggiunto un altro
tassello con la stipula di un'intesa sullo smart working che
potrà essere utilizzata da circa 2mila lavoratrici e
lavoratori".
Non sono state fornite, conclude l'esponente della Fiom,
"motivazioni ufficiali sul rinvio al 10 gennaio del termine per
la presentazione delle offerte vincolanti per la vendita dell'ex
Ilva. Riteniamo che lo slittamento dei tempi di aggiudicazione
degli impianti ex Ilva dovrà essere garantito da risorse
strutturali per gli ulteriori interventi manutentivi e per
aumentare la produzione, fino all'assegnazione dell'azienda su
cui - conclude - dovrà esserci un intervento pubblico nel
capitale sociale".
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