"Il contesto competitivo nel
quale le nostre aziende sono chiamate ad operare sarà
determinato da decisioni di straordinaria importanza che
l'Europa prenderà nei prossimi mesi, per le quali chiediamo il
supporto ed il sostegno di tutte le istituzioni nazionali ed
europee. Siamo a favore di una decarbonizzazione pragmatica, che
avvenga in tempi adeguati alle tecnologie realmente disponibili,
evitando però di continuare a penalizzare la nostra industria
che, grazie ai rilevanti investimenti fatti nel corso degli
anni, ha già avviato percorsi con riduzione nelle emissioni che
non hanno pari nel contesto internazionali".
Lo ha detto, intervenendo alla conferenza stampa di fine
anno, il presidente di Confindustria Ceramica, Augusto
Ciarrocchi
Nel quadro attuale, ha osservato, "è essenziale che nella
definizione delle norme in tema ambientale si abbandoni
l'approccio ideologico fin qui seguito, che definisce
aprioristicamente il traguardo ed i tempi, senza considerare
quali siano i possibili percorsi da intraprendere per arrivare
al risultato. L'industria ceramica italiana - aggiunge
Ciarrocchi - considera fondamentale ed urgente la revisione del
sistema ETS, dove la speculazione trasferisce in modo assurdo
risorse dall'economia reale alla finanza e dove l'assenza di
alternative tecnologiche trasforma l'obbligo di acquisto di
quote di Co2 in una tassa sulla produzione. Un sistema che
penalizza anche la cogenerazione, la tecnologia che presenta i
maggiori livelli di efficienza energetica a parità di energia
primaria utilizzata.
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