I contributi Inps non
versati ai lavoratori dalla cooperativa il Forteto di Vicchio
(Firenze) non sono dovuti. Lo rende noto l'Associazione vittime
del Forteto che fa sapere che i "ricorsi pilota" promossi da due
vittime ex lavoratori, al raggiungimento dell'età pensionabile,
sono stati respinti anche in secondo grado dal tribunale del
lavoro di Firenze. "Questa doccia fredda si aggiunge al danno di
non aver mai percepito salari né tantomeno Tfr. Per il tribunale
del lavoro di Firenze, chi viveva all'interno del Forteto
lavorava senza alcun vincolo di subordinazione; quindi, non vi è
stata manipolazione mentale, ma soltanto libere scelte
consapevoli!! Tutto volontariato insomma", scrivono
dall'Associazione.
"Questa sentenza ha dell'incredibile se paragonata a quella
del tribunale penale di Firenze (120 udienze) che nella
motivazione aveva stigmatizzato quanto avveniva all'interno del
Forteto evidenziando che la cooperativa 'ha beneficiato di uno
sfruttamento della manodopera spregiudicato tanto quanto quello
di alcune economie orientali attuali, in spregio ad ogni regola
di sicurezza e salute suoi luoghi di lavoro, di rispetto di
orari e cautele, di riposi e festività", consentendo alla
cooperativa una notevole crescita del fatturato, "passato dai 3
milioni di lire iniziali, nel 1977", "agli oltre 20 miliardi del
1995, fino ai 23.260.000.000 di lire del 1997".
Nella nota l'Associazione delle vittime parla di "bel regalo
per la 'nuova cooperativa", Forte Mugello, che "non dovrà
corrispondere i contributi Inps a chi lavorava nella "vecchia"
cooperativa oltre ad aver usufruito comunque di circa 750 anni
di lavoro gratuito e di circa 10 milioni di euro elargiti a
fondo perduto dalla Regione Toscana e dall'Unione Montana dei
Comuni del Mugello".
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