Una nomina, quella di Mario Pepe,
"approvata dal consiglio dei ministri e sottoposta al parere
delle commissioni parlamentari competenti", ricevendone il
parere favorevole, e dal suo curriculum vitae il professionista
"risulta esperto di welfare aziendale" e "ha collaborato con
istituti di credito, nonché con Inpdap e Inps". A dirlo il
ministro del Lavoro Marina Calderone, in risposta
all'interrogazione del deputato del Pd Arturo Scotto, secondo
cui "alla luce delle due audizioni parlamentari e del
curriculum", il presidente della Commissione di vigilanza sui
fondi pensione (Covip), medico endocrinologo ed ex deputato di
Fi, "non risulta in possesso dei requisiti di riconosciuta
competenza e di specifica professionalità nelle materie di
competenza dell'organismo; la Covip, recita il testo firmato
dall'esponente del centrosinistra, "alla luce dell'ultima
relazione annuale depositata, vigila su un patrimonio
complessivo di 338 miliardi di euro, pari a poco meno di un
terzo del bilancio dello Stato, costituiti dalla contribuzione
previdenziale", obbligatoria per le Casse di previdenza private
dei professionisti e facoltativa per i Fondi pensione
complementari.
Scotto ha replicato, a nome del Pd: "Siamo molto allarmati",
aggiungendo che "se un ex parlamentare, medico endocrinologo,
non si è mai occupato della materia previdenziale, forse - ha
chiuso il deputato - dovevate nominarlo altrove".
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