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Rosso (Confartigianato), con rincari autotrasporto in ginocchio

Rosso (Confartigianato), con rincari autotrasporto in ginocchio

'Stangata in arrivo tra aumento accise e rincari autostrade'

TORINO, 08 gennaio 2025, 17:31

Redazione ANSA

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"Il possibile aumento delle accise e i rincari dei pedaggi autostradali potrebbero generare una tempesta perfetta e mettere in ginocchio le imprese di trasporto": lo afferma Giovanni Rosso, presidente Autotrasporto Confartigianato Piemonte.
    "Il rincaro stabilito dal Ministero delle Infrastrutture - sottolinea Rosso - è pari all'1,8%, come il tasso d'inflazione programmata. Ma agli aumenti dei pedaggi autostradali si potrebbe aggiungere l'aumento delle accise sul diesel, che il governo è in procinto di validare. L'ipotizzato rincaro del gasolio potrebbe incidere pesantemente sulle aziende dell'autotrasporto, visto che il costo del gasolio incide per il 30% sulle spese complessive. A rischiare la stangata saranno 3,3 milioni di veicoli su un parco complessivo di 4 milioni di mezzi: circa 3 milioni non hanno una massa di 7,5 tonnellate, mentre altre 300mila viaggiano con un motore Euro 3 o 4. In sofferenza sono i mezzi utilizzati in conto proprio da edili, impiantisti e idraulici, ma anche quelli del trasporto merci medio e leggero: autocarri tra 3,5 e 7,5 tonnellate, oltre ai furgoncini dei corrieri. Esclusi dal rimborso anche gli Ncc e gli autobus gran turismo".
    "Siamo preoccupati - aggiunge Rosso - perché l'aumento delle accise sul gasolio inciderebbe su micro, piccole e medie imprese che si troverebbero a sostenere costi notevoli: a questo punto sarebbe utile impiegare gli introiti per meccanismi di compensazione come incentivi pubblici per l'acquisto di veicoli meno inquinanti e che consumano meno".
    "Chiediamo alla politica - afferma - maggiore attenzione per il nostro comparto che ha già vissuto una crisi. E' necessario uscire dalla contingenza e dalla rincorsa delle emergenze per tracciare un disegno complessivo per dotare il Nord Ovest di infrastrutture moderne senza le quali rischiamo di compromettere il futuro del comparto".
   

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