"Noi consideriamo che nel 2030
mancheranno 100mila lavoratori in Friuli e quindi dobbiamo
lavorare sicuramente su una immigrazione qualificata". Lo ha
detto oggi a Udine Luigino Pozzo, nuovo presidente di
Confindustria Udine, eletto all'unanimità dall'assemblea dei
delegati.
Parlando a margine al termine dell'assemblea, Pozzo ha dunque
evidenziato "la necessità di affrontare la carenza di manodopera
attraverso politiche di integrazione e qualificazione del
lavoro". Il neoeletto presidente ha invitato a guardare al 2026
con ottimismo, impegnandosi a fare della sua leadership un ponte
verso un futuro di ripresa e sviluppo. "Dobbiamo presentarci in
maniera unita, compatta, consci di cosa vogliamo e di cosa
chiediamo - ha affermato -, il lavoro e la responsabilità
contraddistingueranno ogni nostra iniziativa".
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