"Le esportazioni di carne verso la
Gran Bretagna hanno un valore di 850 milioni di euro". Lo ha
dichiarato Joachim Rukwied, presidente del Deutscher
Bauernverband, la più grande organizzazione professionale
dell'agricoltura tedesca. Il settore è in grande fibrillazione
per i casi di afta epizootica, finora limitati al Brandeburgo.
Le norme europee prevedono il cosiddetto principio della
regionalizzazione, in base al quali le uniche carni non
esportabili sono quelli originarie della zona colpita
dall'infezione. Questo permette di limitare i danni per
contadini e allevatori. Paesi non Ue, come la Gran Bretagna,
hanno disposto il bando, misure oggi rafforzate. "Nella migliore
delle ipotesi le restrizioni dureranno tre mesi, ad essere
realisti ce ne vorranno sei", continua Rukwied. Quindi si può
facilmente "calcolare quanto potrà costare un simile blocco. Già
adesso è un danno grave per l'agricoltura".
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