"Con l'eccezione del Trentino-Alto
Adige (dove la quota di mercato dei primi dieci gruppi è minore
rispetto alla media nazionale) sia per i prestiti alle pmi sia
per quelli al complesso delle imprese, la variabilità delle
quote a livello regionale è relativamente contenuta: si passa
dal 48,1 % del Friuli Venezia-Giulia all'82,5 % della Sardegna,
con percentuali pari al 76,6 % della Liguria, al 70,3 della
Lombardia e il 59,1 del Veneto", ha evidenziato Giorgetti.
"Inoltre risulta che il rapporto tra ammontare dei prestiti e
totale attivo di bilancio che ricomprende altre voci era
mediamente il 9% nel caso prestiti a pmi e 16% del complesso
prestiti alle imprese", ha spiegato. "Sul piano più generale
dell'andamento dei prestiti alle imprese, negli scorsi mesi si è
andata attenuando la diminuzione dei prestiti bancari (-3,5% a
ottobre sui dodici mesi). La diminuzione, peraltro, riflette
ancora i consistenti rimborsi di finanziamenti in essere (su cui
incide anche il picco del periodo Covid). In base alle
elaborazioni della Banca d'Italia di dati della Centrale dei
rischi e di Cerved - ha aggiunto -, la flessione dei prestiti è
generalizzata tra classi di rischiosità e dimensioni di
impresa".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA