"La Germania si trova in una profonda crisi economica".
Non sono ottimistiche le previsioni
presentate oggi dalla Bdi, la Confindustria tedesca: per il 2025
atteso ancora un arretramento dello 0,1% del PIL, in
controtendenza rispetto alla media dello spazio euro - dove si
prevede un aumento del 1,1% - e al resto del mondo, con una
crescita del 3,2%.
Il presidente Peter Leibinger, eletto a inizio anno, è stato
molto duro presentando i dati oggi a Berlino: "La situazione
economica in Germania è critica: l'atmosfera è pessima e non si
tratta solo di pettegolezzi o pessimismo".
Soprattutto queste
criticità non sono solo conseguenze ascrivibili alla pandemia o
alla guerra in Ucraina. Per Leibinger si tratta di problemi
interni: "Per troppo tempo i governi tedeschi hanno rinviato
riforme importanti, contenuto gli investimenti e si sono
limitati allo status quo".
Anche i minacciati dazi di Trump contribuiscono a non
rasserenare il clima: "L'economia tedesca potrebbe perdere nel
2025 invece dello 0,1% lo 0,5%. E anche per altri paesi europei
sarebbe da mettere in conto la recessione", sono le previsioni
del Bdi. Per questa ragione Leibinger consiglia prudenza nelle
relazioni con gli Stati Uniti: "I toni si faranno sempre più
duri. Soprattutto in questa fase è importante trovare un
equilibrio intelligente tra determinazione e flessibilità per
stabilizzare la cooperazione economica e aprire nuove strade".
Per le prossime elezioni il Bdi ha presentato un'"Agenda per
la crescita". Leibinger ha riassunto in cinque punti le sfide da
affrontare: riduzione delle imposte per le aziende al 25% e
altri sgravi fiscali per garantire la crescita, chiari
interventi sui prezzi dell'energia e una tabella di marcia per
ridurli, maggiore coordinazione e investimento nella ricerca
scientifica e tecnologica, eliminazioni dei costi derivanti
dalla burocrazia e, infine, rafforzamento dell'Europa. Proprio
su questo tema Leibinger ha sottolineato: "Il rapporto Draghi
giunge a conclusioni simili al nostro studio. C'è anche una
significativa necessità di investimenti a livello europeo per
garantire la competitività e raggiungere gli obiettivi
climatici". E conclude: "La Germania deve assumere un ruolo di
leadership con maggiore fiducia a Bruxelles. L'Ue ha bisogno di
sapere dove vuole andare, per questo è necessario che la
Germania avvii il cammino con un'ambiziosa agenda di politica
economica".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA