"Nel 2024 le retribuzioni contrattuali sono tornate a crescere in termini reali", ma "nonostante il recupero, spinto anche dai rinnovi contrattuali, la dinamica dei redditi familiari in Italia risulta ancora molto meno accentuata rispetto agli altri grandi paesi dell'Unione europea".
Così Confesercenti in una nota, commentando i dati
Istat.
Nel confronto europeo, Confesercenti sottolinea che "il reddito
medio italiano (oggi 31.200 euro) risulta inferiore del 33%
rispetto a quello tedesco (46.300 euro) e del 25,5% rispetto a
quello francese (41.900 euro).
Permane un lieve vantaggio sulla
Spagna (30.300 euro), ma il divario si è ridotto a soli 900
euro, rispetto ai 2.700 euro del 2001. A pesare sui redditi,
l'elevata incidenza del prelievo fiscale. La prevista riforma
del ifsco avrebbe potuto e dovuto correggere questa distorsione,
ma la sua definizione è ancora in attesa, resa ora più complessa
dalle recenti correzioni del Pil".
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