Nel 2024 la produzione complessiva
di tessuti pratesi è scesa in volume del -5,8%, mentre l'export,
espresso in valori, ha segnato per i 9 mesi gennaio-settembre
2024 un -7,4% sullo stesso periodo del 2023: lo afferma
Confindustria Toscana Nord, annunciando la partecipazione dei
produttori del distretto di Prato alle fiere Milano Unica e
Première Vision.
Riguardo alle destinazioni estere dei tessuti pratesi, i
primi mercati di sbocco per importanza sono stati paesi della
Ue: ancora in prima posizione la Spagna con il 10,1% del totale
(anche se in ulteriore calo, del -13,3%, sul 2023); seconda la
Germania (9,8% dell'export 2024) e terza la Francia con l'8,4%
di quota, in arretramento come la Germania; quarta la Romania
(-18,4%, con una quota del 6%), nazione dove si effettuano
operazioni di confezionamento anche per conto di aziende di
altri paesi.
A seguire gli Stati Uniti con una crescita che
sfiora il +30%, il Portogallo anch'esso in lieve crescita
(+2,6), e poi Marocco, Turchia e Regno Unito tutti in
contrazione.
Le aziende pratesi produttrici di tessuti (trama ordito, a
maglia, jacquard, speciali, tecnici, spalmati, velluti, a pelo e
altri) sono 230 con oltre 4.500 addetti diretti.
Gli ultimi dati
disponibili fanno stimare per queste aziende, secondo quanto
riferisce Confindustria Toscana Nord, circa 1,8 miliardi di euro
di fatturato: gran parte (circa il 70%) è da attribuire
all'export, che nell'intero 2023 è stato pari a 1,2 miliardi di
euro (-9,3% sul 2022, che era cresciuto del +20% sul 2021).
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