Nel 2024, in Emilia-Romagna, sono state 61,7 milioni le ore autorizzate di ammortizzatori sociali - tra cassa integrazione e fondi di solidarietà gestiti dall'Inps - in aumento del 54% rispetto al 2023, attestandosi al terzo posto per maggior incremento sul piano nazionale.
E'
quanto emerge da un focus elaborato dall'Ufficio Studi della Uil
secondo cui "il 73% delle ore autorizzate nel periodo sono di
cassa integrazione ordinaria, cioè nuove aziende che subentrano
in crisi".
Nel dettaglio, guardando alla sola cassa integrazione le ore
autorizzate superano i 60 milioni con un incremento del 54,7%
sul 2023 e, viene evidenziato nello studio, "ad eccezione di
Ferrara" tutte le Province registrano una crescita: "Bologna con
13.704.300 ore ha un aumento del 71,8%, Forlì-Cesena con
3.739.678 del 6,9%, Modena con 13.153810 del 52,5%, Parma con
1.863.811 del 39,1%, Ravenna con 3.958.897 del 38,7%, Reggio
Emilia con 11.663.827 del 136,3%, e Rimini con 6.430.859 del
61,9%".
"Siamo preoccupati - osserva il segretario generale della Uil
Emilia-Romagna, Marcello Borghetti - per questi numeri che
contrariamente al racconto di una economia in espansione con
crescita dell'occupazione, mostrano un quadro di sofferenza
diffuso in molta parte del tessuto produttivo, con rischi
occupazionali.
Indubbiamente l'instabilità a livello mondiale
incide nei cali di ordinativi e di fatturato - aggiunge - cosi
come la guerra sui dazi scatenata dal presidente degli Stati
Uniti Trump, ma la situazione è anche determinata dalla mancanza
di politiche industriali, a livello europeo e a livello
nazionale che traccino una linea chiara nella direzione dei
cambiamenti produttivi in atto con il Green Deal come purtroppo
constatiamo in tutta la filiera dell'automotive".
A giudizio del segretario generale della Uil regionale,
ancora, "per spingere l'acceleratore su sviluppo e buona
occupazione, occorrono interventi a favore dell'economia reale
per rilanciare i consumi e il mercato interno. Servono dunque
misure di alleggerimento fiscale per lavoratori dipendenti e
pensionati, per aumentarne il potere d'acquisto, nonché misure
mirate alla crescita di occupazione di qualità. Ribadiamo
l'urgenza di un confronto con il Governo . conclude Borghetti -
ad oggi assolutamente insufficiente, per individuare interventi
di rilancio".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA