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Maltempo, Confindustria Tno 'uscire da logica emergenza'

Maltempo, Confindustria Tno 'uscire da logica emergenza'

'Investire in modo strutturale in manutenzione sistema viario'

PISTOIA, 19 marzo 2025, 18:29

Redazione ANSA

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"L'appello che rivolgiamo ai decisori politici è di uscire dalla logica dell'emergenza quando essa si concretizza, e cominciare a programmare e investire in modo strutturale per la manutenzione di un sistema infrastrutturale viario che non debba lasciare indietro nessuna parte di territorio".

E' quanto dichiara il presidente di Confindustria Toscana nord, Daniele Matteini, commentando le conseguenze dell'ondata di maltempo che nei giorni scorsi ha colpito buona parte della regione.

"Siamo certi che pianificare interventi sia più economico che intervenire in urgenza", aggiunge.
    Con riferimento specifico alla provincia di Pistoia, Matteini spiega come non siano ancora maturi i tempi per contare i danni, tuttavia, "ogni evento 'acuto' scava un solco più profondo nel tessuto già debole dei territori, i cui effetti non è facile prevedere".
    Il reticolo fluviale, viene evidenziato, ha retto l'ondata di piena, "grazie a interventi più tempestivi e di maggior incisività; riteniamo che questo sia il frutto dell'esperienza maturata in occasione dei fatti del novembre 2023, che hanno determinato una maggior conoscenza del territori". Ma la preoccupazione, sottolinea, è data dalle frane. "Sappiamo che da un punto di vista orografico la provincia di Pistoia presenta una articolazione piuttosto complessa, e che oltre la metà del territorio insiste in area montana (44%), e collinare (21%). E' proprio in questa parte che si sono verificati il maggior numero di interruzioni viarie e limitazioni al traffico, smottamenti, situazioni di pericolo per vegetazione franata sulla sede stradale. Una fragilità così evidente e diffusa insiste proprio in territori che, dal punto di vista socio-economico sono più deboli e che rischiano di depauperarsi ancora di più", l'allarme lanciato da Matteini. "Nella stessa provincia - conclude - è ormai comunque a rischio l'intero sistema viario che funge da collegamento fra poli importanti, vedi il San Baronto, già oggetto di preoccupazione prima delle piogge recenti, o che è alternativo a una viabilità primaria o secondaria, come le strade della nostra alta montagna".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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