Gli italiani puntano ancora sul
mattone come forma di investimento e nel 2021 la maggioranza, il
61,7%, ha investito nell' immobiliare dal 41% al 100% dei propri
risparmi. Ma cresce anche l'interesse degli stranieri con
tedeschi, svizzeri ed inglesi ai primi posti per investimenti
immobiliari in Italia, nonostante il "freno" della burocrazia e
della morsa del fisco.
A fare il punto è l'indagine "Gli italiani e gli investimenti
immobiliari, i clienti esteri e il mercato immobiliare italiano"
presentata a Milano da Reinsight, l'osservatorio indipendente
sul mercato immobiliare internazionale, con la collaborazione
dell'Ufficio Studi FIMAA - Federazione italiana mediatori agenti
d'affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l'Italia.
Tra le categorie di abitazioni preferite, la prima casa resta
saldamente al comando, seguita dagli immobili a reddito (è cioè
quelli che vengono acquistati mentre è già attivo un contratto
di locazione) e dalle case vacanza. Dall'indagine emerge che per
il 58,23% degli intervistati che hanno investito
nell'immobiliare in Italia e all'estero, il rendimento netto
annuale da locazione è compreso tra il 3% ed il 7%. La media tra
rendimenti netti ottenuti da immobili detenuti all'estero e in
Italia dagli investitori italiani interpellati è pari al 6,5%.Il
capital gain, o rivalutazione del capitale mediamente investito
nell'immobiliare, dichiarato dagli investitori interrogati,
risulta mediamente pari al 13%. Il 23,5% degli intervistati ha
riscontrato una complessiva plusvalenza alla rivendita inferiore
al 3%, il 14,7% degli interpellati ha ottenuto plusvalenze
superiori al 30%. Questo dato riflette da una parte la
disomogeneità tra i vari mercati internazionali di sbocco di
questi investimenti, e dall'altra le forti differenze interne al
mercato italiano con, ad esempio, Milano che negli ultimi anni
ha fatto registrare un consistente aumento dei valori
immobiliari, e la provincia italiana dove i prezzi delle case
tendenzialmente sono leggermente diminuiti o rimasti pressoché
stabili.
Germania, Svizzera, Regno Unito, Francia, Russia e Stati
Uniti sono, nell'ordine, i Paesi di origine degli stranieri che
decidono di investire nel mercato immobiliare italiano:
acquistare una casa vacanze è il motivo principale per il 49,2%
degli stranieri. Seguito da motivazioni legate al lavoro
(22,5%), al trasferimento per post pensionamento (17,5%) e,
infine, per puro investimento (10,8%). Ma dal rapporto emerge
che "la burocrazia, la morsa del fisco sugli immobili, la
complessità delle procedure amministrative e i tempi lunghi e
incerti della giustizia frenano gli investitori stranieri ",
osserva il coordinatore dell'Ufficio studi Fimaa Andrea Oliva.
Si tratta di problemi atavici che non possono più attendere di
essere risolti e che costituiscono una zavorra all'espansione
del mercato immobiliare italiano".
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