A fine settembre il portafoglio dei
clienti delle reti di consulenza finanziaria si attesta a 746
miliardi: il terzo trimestre si chiude con una leggera
contrazione rispetto al precedente mese di giugno (-0,1%) e con
una crescita del 6,7% rispetto al valore assunto a fine 2022.
Sono dati di Assoreti, secondo i quali la valorizzazione
complessiva di strumenti finanziari, gestioni patrimoniali e
prodotti assicurativi-previdenziali è pari a 631 miliardi,
risultato in crescita del 9,3% nel confronto con dicembre 2022 e
rappresentativo dell'84,6% del patrimonio. La quota investita in
prodotti del risparmio gestito si attesta a 471 miliardi, con
una crescita del 2,3% (il 63,2% del portafoglio) mentre la
valorizzazione degli strumenti finanziari amministrati aumenta
del 37,3% e si attesta a 159,7 miliardi.
La liquidità scende a 115 miliardi (-5,5% rispetto a
dicembre 2022), con un'incidenza in portafoglio pari al 15,4%.
"La gestione del risparmio degli italiani assistiti dalle
reti associate sta dando risposte adeguate in un contesto ancora
complesso", commenta Massimo Doris, presidente
dell'associazione. "L'orientamento della consulenza finanziaria
è sempre più allineato ad un approccio olistico e integrato,
dove la programmazione degli investimenti e la diversificazione
del portafoglio rappresentano fattori determinanti per una
corretta gestione dei risparmi", conclude Doris.
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