"Cominciamo col dire che noi siamo
fedeli all'Alleanza Atlantica e lavoriamo per il suo
rafforzamento, perché una difesa comune europea non è
assolutamente in contraddizione con la Nato. Noi pensiamo alla
armonizzazione dell'industria della Difesa e dei programmi
comuni e ad una maggiore cooperazione delle forze armate, verso
un percorso di integrazione con un incremento delle missioni
sotto l'egida europea. Serve un commissario alla Difesa
incaricato di coordinare le politiche di difesa degli Stati
membri, e per trovare i fondi per la difesa servono gli
eurobond. E soprattutto è necessario metter fine alla regola
dell'unanimità al Consiglio Ue". Lo ha detto il vicepremier e
ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervistato dal Qn.
Sul fronte dell'industria, Tajani spiega: "I francesi ma
anche molti altri attori nazionali spesso hanno agito con una
visione prevalente dell'interesse nazionale. Ma adesso abbiamo
bisogno di imprese Ue forti su scala globale. I nostri
interessi, perfino il nostro 'egoismo' si difendono meglio
insieme. Quando dico Ue intendo Europa e non solo giganti
francesi o tedeschi o anche solo italiani. Dobbiamo creare
filiere europee di imprese che supportino i nostri giganti
globali". In prospettiva, "l'obiettivo è assolutamente quello
dell'esercito europeo, per proteggere i cittadini e gli
interessi europei. Dobbiamo arrivarci, ma alla fine di un
percorso, non all'inizio", conclude Tajani.
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