Nel 2023 l'Emilia-Romagna ha
venduto all'estero beni per 85 miliardi con un incremento
dell'1,1% sul 2022. E' quanto emerge dalle elaborazioni
dell'Ufficio Studi della Unioncamere regionale su dati Istat che
vedono crescere dell'11,5% a quota 24 miliardi le vendite di
macchinari e apparecchiature seguite dai mezzi di trasporto che
hanno avuto un incremento del 6,2% a quota 11,6 miliardi, con i
due comparti a a trainare, in maniera particolare, l'andamento
dell'export emiliano-romagnolo
Tra gli altri settori, avanzano del 4,1% le esportazioni
dell'agricoltura, della silvicoltura e delle pesca mentre
alimentari e bevande sono aumentati del +5,5%. In calo del 3,9%
l'industria del legno e del mobile e del 3,2%, le vendite estere
di apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche, medicali e
di misura.
Quanto ai mercati, l'Europa assorbe il 64,7% delle vendite:
le esportazioni verso la sola Unione europea a 27 sono state
pari al 52,8% e sono risultate poco più che stazionarie (+0,3%).
Nell'area dell'euro, l'export è risultato in lieve flessione in
Germania (-0,4%), paese che resta il principale mercato di
sbocco delle vendite estere regionali, mentre è diminuito più
decisamente quello rivolto alla Spagna (-2%). Al contrario, le
esportazioni sono aumentate verso la Francia (+3,8%), il secondo
mercato regionale in Europa.
Le esportazioni dirette in Russia sono calate del 19,8%
mentre sono avanzate del 28,5% in Turchia. Lieve flessione, pari
all'1,1% per quelle negli Stati Uniti, avanzata dell'1,9% per il
Medio Oriente e dell11,9% per l'Asia Centrale. In flessione,
-11,1%, le vendite dirette all'insieme Cina, Hong Kong e Macao,
mentre in Giappone le vendite regionali sono aumentate del 2,9%.
Crescita del 6,1%.
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