Sono 3.917 le società benefit
italiane al 31 marzo 2024, con una crescita del 35% rispetto
all'anno precedente. Si tratta del nuovo modello imprenditoriale
che integra gli obiettivi di profitto con il perseguimento di
benefici comuni per la società e l'ambiente. Il dato emerge
dall'osservatorio sulle società benefit della Camera di
commercio di Brindisi-Taranto e InfoCamere, attivo dal 2017 e
gestito dal 2022 attraverso una dashboard di analisi evoluta del
dato, ed è in linea, si legge in una nota, "con le precedenti
rilevazioni".
I numeri sono stati illustrati dal segretario generale
facente funzioni dell'ente camerale, Claudia Sanesi, in
occasione della tappa barese del Salone della Csr e
dell'innovazione sociale condotto da Rossella Sobrero. Con 45,8
miliardi di valore della produzione e oltre 198mila addetti le
benefit italiane "dimostrano una significativa vitalità". I
settori nei quali si concentra la presenza delle società benefit
come evidenzia il report sono: attività professionali (27,1%
delle imprese), servizi d'informazione (18,9%), manifattura
(12%) e commercio (18,3%). Le imprese femminili sono 669.
"È importante - commentano il presidente della Camera di
commercio di Brindisi -Taranto, Vincenzo Cesareo e Claudia
Sanesi - continuare a monitorare il fenomeno benefit, in quanto
particolarmente promettente nel panorama delle imprese europee
orientate alla sostenibilità. Siamo molto impegnati sul tema
anche a livello regionale e italiano".
"La continua evoluzione del panorama imprenditoriale - ha
detto il direttore generale di InfoCamere, Paolo Ghezzi -
richiede sempre più l'utilizzo di strumenti evoluti e
affidabili, capaci di cogliere i fenomeni che lo attraversano".
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