Vendite stabili, fra aprile e
giugno, nel settore del commercio al dettaglio in Emilia-Romagna
ma l'inflazione erode i risultati. E' quanto emerge da uno
studio del centro studi della Unioncamere regionale secondo cui,
per quanto riguarda invece i primi tre mesi dell'anno, si
registra, nel comparto, un aumento dell'occupazione. Nel
dettaglio, spiega il rapporto, "le vendite sono rimaste
sostanzialmente invariate (+0,03%) ma in termini reali sono
diminuite, perché nello stesso arco temporale i prezzi sono
aumentati dell'1,9%".
In particolare le vendite dello specializzato alimentare si
sono ridotte dell'1% mentre sono cresciute lievemente, dello
0,3% quelle del dettaglio specializzato non alimentare. "Per la
prima volta - viene evidenziato ancora - dopo due anni
ininterrotti di forte aumento, le vendite a valori correnti di
iper, super e grandi magazzini hanno smesso di crescere
(+0,2%)".
Nei tre mesi oggetto dello studio si sono registrate 390
nuove imprese e 614 cessazioni mentre le persone occupate nel
settore, ma qui i dati fanno riferimento al 31 marzo, sono
aumentate di 2.975 unità (+2,1%) quasi interamente dipendenti.
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