Attraverso le testimonianze
dirette delle voci femminili nel mondo del lavoro, dare un
segnale concreto alle giovani generazioni e scardinare gli
stereotipi di genere. Questo l'obbiettivo dell'evento "Storie di
vita - Donne imprenditrici si raccontano" che si è svolto oggi
nella sede di Livorno della Camera di commercio della Maremma e
del Tirreno, in occasione della giornata internazionale per
l'eliminazione della violenza sulle donne. Presenti una
quindicina di imprenditrici.
La Cciaa, si spiega in una nota, ha organizzato per il
secondo anno questa iniziativa, che ha visto un centinaio di
studentesse e studenti delle classi quarte e quinte delle scuole
superiori Vespucci-Colombo e Galileo Galilei di Livorno,
incontrare professioniste e imprenditrici, che si sono messe in
gioco per raccontare sfide, passioni, difficoltà e successi dei
loro percorsi di vita professionale e personale. Tra gli
interventi, Riccardo Breda, presidente Cciaa Maremma e Tirreno,
Francesca Marcucci, presidente comitato consultivo imprenditoria
femminile della Camera di commercio, Giancarlo Dionisi, prefetto
di Livorno, e Cristina Grieco dirigente ufficio scolastico
regionale per la Toscana dell'ambito territoriale provinciale di
Livorno. "E' fondamentale tradurre in azioni concrete la cultura
della parità di genere e la Camera di commercio è impegnata in
tal senso sia all'interno dell'ente, sia nell'incentivare le
imprese ad adottare policy adeguate in merito - ha detto Breda
-. Bisogna parlare ai giovani perché loro hanno in mano il
futuro ed eventi come questo, a favore dell'imprenditorialità
giovanile e della cultura delle pari opportunità, sono
importanti per orientare le nuove generazioni ad un diverso
modello di visione della donna che lavora e che ha una propria
impresa". Il prefetto Dionisi ha sottolineato che "questa
iniziativa che pone l'attenzione all'imprenditoria femminile
rappresenta un passo fondamentale nel riconoscere la risorsa
femminile come parte rilevante per il progresso economico e
sociale che è molto evidente qui a Livorno, città storicamente
dinamica, crocevia di scambi, culture e opportunità". "Questo
territorio può diventare un modello di best practice
sull'inclusione femminile e sulla parità di genere - ha concluso
-. Ci sono tutti i presupposti per questo ambito risultato.
L'invito è alla costruzione di rete di squadra per costruire
insieme una società più inclusiva, più consapevole e più ricca
di spunti e idee anche al femminile, perchè investire nelle
donne significa investire nel futuro della comunità". L'evento
sarà ripetuto a Grosseto il 6 dicembre.
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