La Camera di Commercio della
Maremma e del Tirreno è impegnata attivamente per la rimozione
degli ostacoli alla piena attuazione delle pari opportunità ed
ha intrapreso un percorso per l'ottenimento della certificazione
della parità di genere, introdotta dal Pnrr per promuovere
maggiore inclusione, accompagnare ed incentivare le imprese ad
adottare policy adeguate. La Camera, spiega una nota, nel 2025
punta ad essere fra i primi enti pubblici ad ottenere questo
nuovo sistema di certificazione.
Le politiche della Cciaa per la parità nel 2024 "sono state
declinate in varie azioni migliorative sia esterne che interne.
Tra queste vi sono il rafforzamento del ruolo del Comitato Unico
di Garanzia per le pari opportunità (Cug), la formazione
specifica del personale e la sottoscrizione della Carta per le
Pari Opportunità e l'Uguaglianza sul Lavoro, una dichiarazione
di intenti promossa dalla Fondazione Sodalitas che impegna
l'ente a realizzare un ambiente di lavoro che assicuri pari
opportunità e il riconoscimento di potenziale e competenze
individuali".
Inoltre, la Camera "ha approvato la propria Politica per la
parità di genere, un importante documento nel quale vengono
elencati i principi, gli obiettivi e le azioni per favorire
l'attuazione della parità al fine di: accrescere la
partecipazione delle donne al mercato del lavoro, ridurre il
divario retributivo, promuovere la parità nel processo
decisionale, contrastare gli stereotipi, la violenza di genere e
sostenere le vittime. Poi, con l'adozione del Piano strategico
per la parità di genere, l'ente ha pianificato per il prossimo
triennio specifici obiettivi, misurabili e realistici, base per
un'organizzazione inclusiva".
Nelle stesse politiche interne dell'ente camerale quasi il
70 per cento del personale è composto da donne. La Cciaa oltre a
proseguire con azioni per favorire la conciliazione vita-lavoro,
come la flessibilità, il lavoro agile ed il part time, ha
approvato nel 2024 anche una specifica 'Disciplina per il
contrasto alle molestie sui luoghi di lavoro'. L'organizzazione,
inoltre, sta attuando un programma di welfare che considera le
esigenze delle persone di ogni genere ed età per la piena
realizzazione del principio di equità salariale.
Nel 2024 la Cciaa della Maremma e del Tirreno ha previsto
specifici incentivi premianti in tutti i suoi bandi per le
aziende, con l'obiettivo di promuovere la parità di genere e
l'imprenditorialità femminile, sostenendo le donne imprenditrici
e l'adozione di standard di genere riconosciuti a livello
nazionale. In particolare, sono stati assegnati punteggi
aggiuntivi alle imprese femminili e a quelle in possesso della
certificazione di genere (Uni/PdR 125:2022). In termini
numerici, rispetto al livello nazionale e regionale, il tessuto
imprenditoriale delle province di Grosseto e Livorno presenta
storicamente una maggiore diffusione dell'imprenditoria
femminile e anche a fine 2023 le imprese femminili
rappresentavano oltre il 26% del totale, contro una media del
23% in Toscana e del 22% in Italia; una maggiore incidenza da
ricondurre alla forte presenza dell'agricoltura nel grossetano.
A fine 2023 nel territorio della Cciaa Maremma e Tirreno
operavano 15.983 sedi d'impresa femminili, di cui 7.919 in
provincia di Grosseto e 8.064 in quella di Livorno. Riguardo
alla distribuzione per settori, le 'aziende rosa' sono
maggiormente presenti nel terziario (servizi 40% e commercio
24%) e nel primario (25%).
L'attenzione con la quale la Camera concentra i propri
impegni è in linea con la Strategia per la parità di genere
2020-2025 definita dall'Unione Europea e secondo il Gender
Equality Index 2024 pubblicato di recente dall'Istituto europeo
per l'uguaglianza di genere, nonostante un leggero miglioramento
delle statistiche, la parità nell'Ue rimane una sfida
impegnativa. L'Italia si colloca al 14/o posto nell'Ue
nell'indice di uguaglianza di genere, con 69,2 punti su 100 (1,8
al di sotto della media europea). Anche se rispetto al 2010 il
valore dell'indice è aumentato di 15,9 punti, segnando il
maggior incremento complessivo in Europa. Nel nostro Paese le
disuguaglianze di genere sono particolarmente pronunciate nel
settore del lavoro: dal 2010 l'Italia è costantemente all'ultimo
posto in quest'ambito. "Dati come questi confermano quanto
ancora ci sia da fare per promuovere la parità di genere,
nonostante la strada intrapresa sia quella giusta - dichiara il
presidente della Camera di Commercio della Maremma e del
Tirreno, Riccardo Breda - Per il nostro ente è quindi
fondamentale proseguire ad ogni livello nell'impegno per le pari
opportunità, sia all'interno dell'organizzazione promuovendo la
diversità e l'inclusione, sia sostenendo le imprese femminili e
quelle che adottano policy adeguate per abbattere le
disuguaglianze e garantire la parità".
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