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Oltre 1000 candidature di startup registrate in due anni, di cui 80 selezionate, 8 Demo Day e il coinvolgimento di più di 250 attori tra imprese, investitori, esperti e venture capitalist.
Sono i numeri di Up2Stars, primo programma di accelerazione internazionale di startup, da parte di una banca italiana, realizzato dal Gruppo bancario Intesa Sanpaolo, di cui oggi a Napoli si conclude la seconda edizione.
Il programma punta a selezionare e sviluppare le startup più innovative per favorire il processo di trasferimento tecnologico verso le Pmi. Up2Stars si colloca tra le iniziative più interessanti dedicate alla crescita delle startup italiane grazie alla forza del network e delle sinergie attivate da Intesa Sanpaolo con partner d'eccellenza quali Microsoft, Cisco, Gellify, Elite-Gruppo Euronext, Digit'Ed.
L'ecosistema di relazioni costituito dal programma Up2Stars ha permesso, inoltre, a 49 startup di avere accesso alla Lounge Elite-Gruppo Euronext per prepararsi al mercato dei capitali, oltre all'avvio di collaborazioni con imprese e Pmi di settori come automotive e moda.
Una rete di collaborazioni che si è ulteriormente consolidata con la seconda edizione soprattutto grazie alle attività promosse con il Centro di innovazione italiano a San Francisco, istituito presso Innovit, dove lo scorso settembre per la prima volta 12 startup sono state accelerate nella Silicon Valley grazie ad una banca italiana.
E oggi nella giornata napoletana che chiude la seconda edizione del programma di Intesa Sanpaolo, organizzata e realizzata con il sostegno di Visa, vengono raccontate storie, presentati progetti, nuove iniziative e prospettive di sviluppo condivise dalle startup. Sul palco, accolte da Marianna Ronzoni, responsabile Valutazione e accelerazione Startup Intesa Sanpaolo Innovation Center, cinque startup: Joule srl di Campodarsego (Padova), Keplera di Palermo, Novac di Modena, Oraigo di Padova e Plino di Torino per raccontare l'esperienza maturata in Up2Stars, descrivendo gli obiettivi raggiunti e le partnership commerciali nate, le occasioni di networking e visibilità soprattutto a seguito dell'esperienza a San Francisco a cui 4 di loro hanno partecipato.
"Il successo registrato dalla seconda edizione di Up2Stars conferma la nostra capacità di azione concreta a supporto dell'innovazione e dei talenti italiani per promuovere sviluppo e transizione digitale del Paese". Lo ha affermato Anna Roscio, executive director Sales & marketing imprese Intesa Sanpaolo, in occasione della cerimonia di chiusura, in corso a Napoli, di 'Up2Stars', primo programma di accelerazione internazionale di startup, da parte di una banca italiana, realizzato dal Gruppo bancario Intesa Sanpaolo. Roscio ha evidenziato che "in questi due anni di vita, Up2Stars ha visto un numero consistente di candidature tra cui sono state selezionate 80 startup innovative che rappresentano un'eccellenza imprenditoriale. Il programma - ha aggiunto - si fonda sui principali settori industriali a contenuto tecnologico e il nostro ruolo nei confronti delle startup è di sostenerle finanziariamente: abbiamo erogato uno stock di 800 milioni di euro alle startup, una cifra consistente, ma il nostro ruolo è soprattutto di accompagnarle nella crescita attraverso un percorso di accelerazione con incontri con investitori, Demo Day e quest'anno il programma ha previsto, per un nucleo limitato, 12 startup, un'accelerazione negli Stati Uniti che è stata molto interessante perché è un banco di prova per le neo imprese su un mercato internazionale". Il programma Up2Stars è un'iniziativa concreta che si traduce complessivamente in un controvalore in servizi e opportunità pari a circa 2,2 milioni di euro e che si aggiunge alle attività di supporto, finanziario e non, offerto da Intesa Sanpaolo alle startup. Da oltre un decennio, il Gruppo bancario dedica una profonda attenzione a questo segmento di imprese, con una quota di mercato pari a quasi il 32 per cento e inoltre è partner attivo nello sviluppo e rinnovamento dei modelli di trasferimento tecnologico alle imprese del territorio, essendo socio fondatore di quattro Centri nazionali per la ricerca a Milano, Bologna, Napoli e Padova, inseriti nell'ambito del Pnrr. Grazie alla presenza in 37 Paesi, alle sinergie tra divisioni del Gruppo, alla competenza dei desk specialistici e alla collaborazione con prestigiosi partner, Intesa Sanpaolo accompagna inoltre i processi di internazionalizzazione delle imprese italiane direttamente o attraverso l'interazione con soggetti strategici come INNOVIT, promuovendone la visibilità all'estero, con un evidente ritorno di valore per il sistema economico italiano. "Lavoriamo da anni e investiamo per creare una rete organica fatta di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico verso le Pmi, capace di favorire la transizione del nostro Paese verso nuovi modelli, in stretta correlazione con gli obiettivi del Pnrr", ha concluso Roscio.
"Noi facciamo nascere startup, cerchiamo di accompagnarle e ci accompagniamo con chi è in grado di sostenerle come il Gruppo bancario Intesa Sanpaolo con cui abbiamo una connessione antica e abbiamo tanti progetti in comune". Così Matteo Lorito, rettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, in occasione dell'evento conclusivo della seconda edizione di 'Up2Stars', primo programma di accelerazione internazionale di startup, da parte di una banca italiana, realizzato dal Gruppo bancario Intesa Sanpaolo e che si svolge in una delle sedi dell'Ateneo federiciano che quest'anno celebra gli 800 anni dalla sua fondazione. La Federico II è sede del Cnr Agritech, partner di Up2Stars, di cui la banca è socio fondatore, e dell'Innovation Hub del Gruppo, dedicato al trasferimento tecnologico dalla ricerca accademica verso le imprese. "Up2Stars è un progetto di innovazione che dà sostengo alla creatività - ha evidenziato Lorito - ma cercando di connettere la creatività con il mercato, che è la cosa più difficile. Noi come Ateneo siamo perfettamente in linea, profondamente immersi in quella che è non solo la Terza Missione dell'Università, ma il vero trasferimento tecnologico che può realizzarsi trasferendo le tecnologie dai laboratori alle imprese, ma è ancora meglio se questo trasferimento produce nuove imprese che vengono sostenute da chi spinge nel campo dell'innovazione e così sostiene anche l'economia e lo sviluppo del territorio".
Il gruppo bancario Intesa Sanpaolo e l'Università degli Studi di Napoli Federico II insieme per rafforzare l'ecosistema dell'innovazione. Un rapporto sugellato anche in occasione della conclusione della seconda edizione del programma di Intesa Sanpaolo 'Up2Stars' per la crescita delle startup italiane, che si svolge, oggi, in una delle sedi dell'Ateneo federiciano che quest'anno celebra gli 800 anni dalla sua fondazione.
La Federico II è infatti sede del Cnr Agritech, partner di Up2Stars, di cui la banca è socio fondatore, e dell'Innovation Hub del gruppo, dedicato al trasferimento tecnologico dalla ricerca accademica verso le imprese. Insieme alla Federico II, Intesa Sanpaolo ha sviluppato inoltre molteplici attività per la promozione di ricerca, innovazione e sostenibilità,
Tra queste, 34 workshop in cui la banca ha favorito l'incontro di oltre 40 startup con più di 900 aziende clienti del territorio e 500 studenti, creando diversi matching di innovazione; il progetto Fintech Project work per avvicinare gli studenti al futuro professionale, acquisendo competenze di project management e digital strategy, e Terra Next, programma di accelerazione per startup e Pmi innovative operanti nel settore della bioeconomia, nato in collaborazione tra il gruppo Intesa Sanpaolo e Cassa Depositi e Prestiti, che vede l'Università Federico II come partner scientifico accanto a corporate partner. .
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