"Apprezzamento" da parte
dell'Istituto nazionale tributaristi (Int) circa l'attività
legislativa sull'attuazione della delega fiscale, con il
presidente Riccardo Alemanno, che "ribadisce il plauso al
governo che sta mantenendo una tabella di marcia in linea con
quanto aveva annunciato il viceministro dell'Economia Maurizio
Leo", e guarda con interesse "al prossimo decreto che conterrà
le norme del concordato biennale preventivo, un istituto
innovativo che si basa sulla capacità dell'Amministrazione
finanziaria di utilizzare l' enorme numero di dati in suo
possesso relativi all'attività di ciascun singolo contribuente".
Lo si legge in una nota.
"Mi auguro che anche grazie all'istituto del concordato
finalmente si raggiunga una maggiore interoperabilità delle
banche dati in possesso della Pubblica amministrazione", perché
il concordato biennale preventivo, "ferma restando la
valutazione del testo definitivo del decreto, sarà giudicabile
oggettivamente solo nella sua applicazione concreta, valutando
attentamente le proposte dell'Amministrazione finanziaria,
poiché ogni attività produttiva ha delle variabili soggettive
che andranno soppesate prima di assumere decisioni in merito.
Inoltre - va avanti il presidente - il concordato preventivo
sarà proposto alle imprese e professionisti che avranno almeno
un voto pari a 8, derivante dall'applicazione degli Indici
sintetici di affidabilità fiscale (Isa)".
E ciò, si specifica, "implica una revisione di questi indici,
peraltro annunciata dal Mef, che troppo spesso non tengono conto
di realtà gestionali a cui non si possono applicare calcoli
matematici, mi riferisco per esempio alle risultanze derivanti
dal numero di addetti cioè coloro che a vario titolo operano
nell'impresa o nello studio professionale, dipendenti,
collaboratori, soci o titolari. Massima disponibilità da parte
dei tributaristi, nel loro ruolo di intermediari fiscali
abilitati, a collaborare all'attuazione del concordato
preventivo seguendo i propri assistiti nelle decisioni da
assumere, ma anche la richiesta di attenzione alla soggettività
delle micro e delle piccole attività produttive", chiude
Alemanno.
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